Cavallo di fuoco: tradizione e innovazione
Il Cavallo di fuoco è una rievocazione storica antica, che si tiene ogni anno a Ripatransone nel giorno dell’Ottava di Pasqua. Non è solo un incredibile spettacolo pirotecnico, bensì uno degli eventi folkloristici di maggior richiamo per il borgo: attrae migliaia di spettatori e spettatrici tra ripani, abitanti dei comuni limitrofi e turisti.
L’invito a narrare e attualizzare questo evento secolare, risalente al 1682, è stato rivolto a Giacomo Giovannetti, artista multimediale originario di Senigallia. Il suo compito è stato quello di reinterpretare la storia unica del Cavallo di Fuoco, attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea e l’impiego delle nuove tecnologie.
Giovannetti è stato invitato dai due coordinatori, Alex Urso e Andrea Castelletti, incaricati dell’Associazione Culturale Defloyd, a trascorrere due giorni in città per seguire i preparativi e la manifestazione. Nei giorni 6 e 7 aprile 2024, l’artista ha immerso nell’atmosfera festosa, incontrando diverse figure locali per raccogliere materiali legati al Cavallo di Fuoco: immagini, racconti, aneddoti storici e registrazioni, da rielaborare nelle sue opere multimediali. Ha anche condotto un laboratorio con gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo di Ripatransone, che hanno realizzato disegni su tablet ispirati al Cavallo di Fuoco, poi integrati nel video animato, fulcro del progetto artistico.
Il filmato è il risultato del dialogo e della collaborazione tra Giovannetti e la comunità di Ripatransone. Il “canale artistico” mette in dialogo tradizione e nuove tecnologie, conducendo il pubblico all’interno di un’esperienza immersiva grazie alla quale rivivere visioni, suoni e immagini del grande evento.
Per amplificare la portata del progetto e valorizzare l’intervento artistico, una mostra è stata allestita presso la Sala Condivi del Comune di Ripatransone dal 22 giugno al 21 luglio 2024. Oltre al video animato, l’installazione includeva illustrazioni, opere, fotografie e altri materiali raccolti da Giovannetti durante i suoi laboratori e incontri con la comunità locale. L’esposizione, che ha attratto circa 300 visitatori, ha reso omaggio alla tradizione del Cavallo di Fuoco, rivitalizzandola attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.
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