Campanile di Santa Maria Magna
Ex Istituto Cardarelli
Ex Convento di San Francesco
Ex Ospedale di San Giovanni
R.S.A. – Residenza Sanitaria Assistenziale
Continuando a salire da Piazza Matteotti attraverso Via Oliviero Boccabianca, dopo alcune decine di metri del tratto pianeggiante della via, si arriva ad un complesso antico e moderno che comprende l’ex Convento di San Francesco, l’ex Ospedale e l’ex Istituto “Cardarelli”.
Dell’antica Chiesa dei Frati Minori Conventuali (secoli XIII-XIV), chiamata di Santa Maria Magna per distinguerla da altre minori dedicate alla Vergine, restano soltanto il portale in arenaria con arco a tutto sesto ed il sovrastante stemma in pietra del Capitolo lateranense, che negli anni 1938-41 furono inseriti nel nuovo campanile fatto innalzare da Dino Cardarelli, che donò alla città pure l’enorme stabile (72 vani distribuiti in quattro piani) dell’omonimo Istituto, costruito negli stessi anni in gran parte nel perimetro della diruta Chiesa di S. Maria Magna (progetto dell’Arch. G. Casarini di Milano). Nella Cappellina ricavata in un piano del campanile, nel 1970 Silvio Consadori esequì come pala d’altare l’affresco: la Madonna di Ripa. Nell’ampio cortile esterno dell’Istituto, net 1991 fu collocata la statua di San Francesco d’Assisi, in polvere di marmo, eseguita l’anno precedente da Ubaldo Ferretti. Nell’attiguo ex Convento di San Francesco, sede dell’ospedale dal 1838 al 1992, negli anni 1998-2001 sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione e di recupero funzionale, per la trasformazione in sede della Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.), inaugurata il 1° dicembre 2001; con tali lavori sono stati riaperti completamente i due porticati sovrapposti del chiostro (secoli XV- XVI); inoltre, nella nuova Cappella interna, come pala d’altare è un dipinto eseguito a tempera nell’anno 2000 da Camillo Carminucci di San Benedetto del Tronto. I lavori sono stati progettati dall’Arch. Ermanno Achilli e dal Geom. Corrado Perugini di Civitanova Marche ed eseguiti dalla Ditta Marcozzi-Cantagalli di Teramo. Nello stabile si può ammirare un pannello in ceramica (1960) di Giuseppe Marinucci di Ascoli Piceno.