Sede della Pinacoteca-Gipsoteca. Fu progettato per la propria famiglia alla fine del secolo XVII da Luzio Bonomi (Ripatransone, 1669-1739). Negli anni 1963-66 fu acquistato da Uno Gera, che lo fece restaurare e riportare in gran parte all’architettura originaria, nonostante le trasformazioni e le mutilazioni subite dal palazzo (smantellamento dei caminetti, rifacimento di alcuni soffitti in cemento…). Altri interventi sono stati fatti nel 1994 e nel 2001 dal Comune con finanziamenti della Regione Marche.
Lo stile dell’edificio è sobrio e castigato; la parte posteriore richiama il prospetto della Villa Falconieri di Frascati; il portale in arenaria, sormontato da un balconcino, è il principale elemento decorativo della facciata in laterizi; la porta ha una bella lunetta in legno. Donato al Comune nel 1971 da Gera, dal 1976 ospita la Gipsoteca e la Collezione d’arte Gera, e dal 1977 la Pinacoteca Civica, la raccolta di maioliche e porcellane, materiale storico ed etnografico.
Il percorso della Pinacoteca Civica si snoda dal piano terra dove si trova la Sala degli Affreschi per proseguire con la Galleria dei Ritratti. La Sala Crivelli è dedicata all’omonimo pittore veneziano Vittore Crivelli al quale si deve, tra l’altro, La Madonna col Bambino in trono. La Sala Coghetti ospita invece una raccolta di bozzetti dell’omonimo pittore Francesco Coghetti. Il Salone delle Feste, fulcro architettonico dell’edificio, offre ai visitatori un’interessante raccolta di ceramiche di varia provenienza (Castelli, Deruta, Casteldurante, Pesaro, ecc.). Inoltre, la Galleria d’Arte contemporanea accoglie le opere di famosi artisti come Pericle Fazzini, Remo Brindisi, Mino Maccari, Renato Guttuso, Ernesto Treccani, Antonio Corpora, Umberto Mastroianni, Emilio Greco, Adolfo De Carolis, Giuseppe Canali ed altri.
Il nobile Alceo Speranza, che dedicò quarant’anni della sua vita alla promozione del poeta ripano Luigi Mercantini, fece una donazione alla comunità di Ripatransone dalla quale scaturì il nuovo Museo del Risorgimento “Luigi Mercantini”. La raccolta storico-etnografica contiene oltre 700 pezzi e comprende un percorso che presenta testimonianze dei cinque continenti, permettendo al visitatore di intraprendere un viaggio alla scoperta delle tradizioni mediterranee ed extraeuropee.
La Gipsoteca è intitolata ad Uno Gera, donatore del palazzo alla Città e di numerosi pezzi dell’attuale pinacoteca. La collezione è composta da interessanti schizzi di studio (tra cui una serie di atteggiamenti infantili), affascinanti oggetti in bronzo ed altre statue.
All’interno del medesimo palazzo è ospitato, inoltre, il Museo della Tradizione Garibaldina, una raccolta di circa 100 pezzi tra cimeli, foto e documenti.